La curcuma è una delle erbe più consumate al mondo, probabilmente grazie ai suoi benefici per la salute. Nota anche con i nomi Curcuma longa e zafferano delle indie, la curcuma è stata utilizzata per migliaia di anni nella medicina ayurvedica e in quella tradizionale cinese per le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e digestive. Ora sta diventando popolare anche tra i terapeuti non tradizionali, tra cui i medici che praticano la medicina occidentale.  

La curcumina, il principio attivo presente nella curcuma, fu isolata per la prima volta nel 1815 dagli scienziati tedeschi Vogel e Pelletier.. Sebbene negli ultimi 4.000 anni molte persone abbiano usato la curcuma come spezia per insaporire il loro cibo, oggi viene usata come metodo terapeutico alternativo per molte condizioni comuni, lesioni e malattie croniche come reumatismi e problemi neurologici, ad esempio per preservare la memoria..

Negli ultimi anni ho consigliato la curcuma ai pazienti come trattamento di prima linea per le infiammazioni articolari o l'artrite. E i risultati sono stati fantastici. Molti pazienti mi hanno riferito di essere stati in grado di ridurre il loro bisogno di assumere farmaci antinfiammatori e, in alcuni casi, di oppiacei.  

L'uso della curcuma o del jiang huang nell'ambito della medicina tradizionale cinese era dovuto alla percezione di essere in grado di muovere il "qi" (energia vitale) di una persona. Inoltre, le persone credono che la curcuma migliori il flusso sanguigno, allevi i dolori addominali e aiuti a ripristinare l'interruzione del ciclo mestruale, nota anche come amenorrea. Sebbene in questi casi il suo meccanismo d'azione non sia ancora stato confermato, la tradizione di utilizzare la curcuma per questi scopi continua a resistere. 

Come agisce la curcuma?  

Anche se già sappiamo che il principio attivo nella spezia curcuma è la curcumina, sembra che la curcuma abbia numerosi meccanismi d'azione, il che spiega perché è stata utilizzata per una serie di patologie per così tanto tempo. Studi scientifici hanno dimostrato che, a livello molecolare, la curcumina svolge un'attività antinfiammatoria e agisce sopprimendo numerose vie cellulari, tra cui STAT3, Nrf2, RO, NF-κB (fattore nucleare Kappa B) e COX-2. Questi ultimi due sono bersagli comuni di alcuni farmaci, come quelli non steroidei (ibuprofene, diclofenac, naprossene, ecc.) e steroidi (prednisone, metil-prednisolone). Molti farmaci antitumorali inibiscono anche la via NF-κB.

Le 5 principali patologie che traggono benefici dalla curcuma

Artrite

L'artrite, ossia l'infiammazione delle articolazioni, è una patologia che colpisce l'uomo fin dall'inizio dei tempi. In tutto il mondo ne soffrono oltre 500 milioni: i tipi più comuni di artrite sono l'artrosi (~95%) e l'artrite reumatoide (~5%). Prima dell'avvento dei prodotti farmaceutici moderni, coloro che ne soffrivano semplicemente non lamentavano dolori continui, ma utilizzavano le erbe naturali e gli alimenti biologici per ridurre al minimo i dolori e i disagi. Oggi, poiché sempre più persone sono preoccupate a causa degli effetti collaterali dei farmaci da prescrizione, molte di lodo cercano alternative più sicure. 

Uno studio condotto nel luglio 2021 ha messo a confronto la curcuma e il placebo come metodi di trattamento dell'artrite. I ricercatori hanno concluso che la curcuma era più efficace nel controllo del dolore e che migliorava la funzione in modo più efficace rispetto al placebo in pazienti con artrite del ginocchio. In un altro studio condotto nello stesso anno e mirato specificamente l'artrite del ginocchio, è stato dimostrato che la curcuma riduce l'infiammazione sopprimendo le sostanze chimiche infiammatorie.

Dagli studi è anche emerso che la curcuma è contribuisce a ridurre il dolore provocato sia dai reumatismi che dall'osteoartrite. Gli scienziati hanno scoperto che la curcuma può ridurre l'infiammazione in modo simile a quello di più farmaci d'attacco da prescrizione. Questa erba può modificare la via di segnalazione di NF-κB e ridurre la fase pro-infiammatoria, ossia ciò che scatena il dolore da artrite. Queste sostanze chimiche sono denominate COX-2 e 5-LOX

Oltre agli integratori a base di curcumina per il trattamento del dolore da artrite, ci sono altri trattamenti naturali dell'artrite che vale la pena conoscere

Ossidazione

Lo stress ossidativo è il processo principale attraverso il quale i nostri corpi invecchiano e alla fine vengono danneggiati. Esempi di ossidazione includono lo scurimento di una mela o di una banana lasciata all'aria aperta. Anche la ruggine di un paraurti in acciaio, se esposto alle intemperie, è un esempio di ossidazione. Lo stress ossidativo può essere causato da sole, aria, zuccheri, alimenti trasformati e sostanze chimiche tossiche. Frutta e verdura, le quali sono altamente concentrate con sostanze fitochimiche (sostanze chimiche vegetali), forniscono al nostro corpo antiossidanti protettivi.

La curcuma è anche un potente antiossidante, sia se consumata come spezia, sia se assunta come integratore a base di curcumina. Si ritiene che lo stress ossidativo e il conseguente danneggiamento siano importanti fattori di rischio per quanto riguarda il cancro e le patologie cardiache. Secondo una relazione pubblicata nel 2016 sulla rivista Diseases, la curcuma aiuta a prevenire l'ossidazione.

Asma

L'asma è una patologia respiratoria comune sia nei bambini che negli adulti. È definita come una malattia ostruttiva delle vie aeree cronica e reversibile, curabile normalmente mediante terapia farmacologica con salbutamolo. Fortunatamente, se la causa è stabilita e viene correttamente diagnosticata, l'asma può essere trattata con successo. Nonostante la nostra capacità di controllare i sintomi dell'asma, anche la preenzione degli attacchi è molto importante. La curcumina sembra svolgere un ruolo importante. 

Uno studio condotto nel 2010 ha dimostrato una migliore gestione dell'asma bronchiale mediante l'uso della curcuma se consumata con la Boswellia serrata e la radice di liquirizia. I risultati hanno evidenziato una maggiore prevenzione del gonfiore eccessivo e della produzione di muco associati all'asma, riducendo l'infiammazione e migliorando le proprietà antiossidanti.

In uno studio condotto nel 2014 e pubblicato nel Journal of Clinical and Diagnostic Research si è inoltre concluso che la curcuma, se assunta per via orale, aiuta a migliorare la funzione polmonare nei soggetti asmatici. 

Oltre a ciò, uno studio condotto nel 2019 ha dimostrato che la curcuma può non solo aiutare a ridurre l'infiammazione delle vie aeree, ma anche ridurre la secrezione di muco. I potenziali benefici della curcumina nel ridurre le infiammazioni polmonari nel corso del trattamento di pazienti asmatici sono stati dimostrati anche in uno studio condotto nel 2018.

Depressione

Il disturbo depressivo colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Le cause possono essere complesse e derivano da una combinazione di stress sociali e squilibri biochimici. I sintomi includono il desiderio di dormire, il calo di interesse verso le attività, il sentirsi costantemente in colpa, la difficoltà di concentrazione, movimenti lenti e, talvolta, tendenze all'autolesionismo. Se si riscontrano questi sintomi, è fondamentale farsi assistere da uno specialista.

Molti cercano alternative naturali per curare la depressione. Uno studio condotto nel 2008 ha dimostrato che la curcuma aiuta ad aumentare i livelli di serotonina e dopamina, fornendo il meccanismo attraverso il quale contribuirebbe nell'ambito della cura della depressione. In questo studio è stata utilizzata anche la piperina, la quale ha agito in sinergia. Uno studio condotto nel 2014 ha dimostrato che la curcuma è efficace e sicura nella cura di depressione grave in pazienti che non avevano idee suicidarie. 

Nel corso di una ricerca di meta-analisi condotto nel 2020 sono stati eaminati 930 studi e ne sono stati inclusi nove nell'analisi finale. I ricercatori hanno osservato che la curcumina era generalmente ben tollerata e, se aggiunta alle normali terapie, migliora i sintomi depressivi e ansiosi nei soggetti depressi. Tuttavia, i ricercatori hanno avvertito che, a causa della ridotta dimensione del campione, i loro risultati dovrebbero essere "interpretati con cautela". 

Perdita di memoria

Esistono numerose tipologie di demenza. Il morbo di Alzheimer, un disturbo cerebrale che colpisce generalmente gli anziani, è l'esempio più comune. Perdita di memoria, confusione e difficoltà a comprendere le interazioni comuni sono alcuni dei sintomi più diffusi di questa patologia degenerativa e devastante.  

Per quanto riguarda la salute del cervello, il dottor Dale Bredesen dell'Università della California - Los Angeles, autore del libro The End of Alzheimer's (La fine dell'Alzheimer) pubblicato nel 2017, ritiene che la curcuma svolga un ruolo importante nel mitigare i sintomi della demenza e dell'Alzheimer. Molti studi scientifici dimostrano la sua utilità. Uno studio ha dimostrato che la curcuma contribuisce a ridurre l'accumulo di placca amiloide nel cervello, che si ritiene sia la causa del morbo di Alzheimer. 

Un altro studio condotto nel 2017 e pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease ha concluso che la curcuma potrebbe svolgere un ruolo importante nella prevenzione della perdita di memoria. C'è molta discussione in merito al possibile ruolo della curcuma nella prevenzione del deterioramento cognitivo lieve e, in definitiva, del morbo di Alzheimer. Deve essere considerato un integratore essenziale per chiunque voglia ottimizzare la memoria.

In uno studio condotto nel 2018 sono state esaminate 40 persone non sofferenti di demenza suddivise in due gruppi. A venti di loro è stata somministrata la curcuma mentre agli altri 20 è stato somministrato un integratore a base di placebo. I soggetti sono stati seguiti per 18 mesi, al termine dei quali i ricercatori che hanno concluso che la curcuma aveva migliorato la memoria in quelli che non presentavano un deterioramento cognitivo. I partecipanti sono stati quindi sottoposti a un procedimento di imaging cerebrale (FDDNP-PET), il quale ha evidenziato che la curcuma aveva anche ridotto il deposito di proteine associate alla demenza (amiloide e tau) nel cervello. 

Altre condizioni in cui l'assunzione di curcuma , secondo gli studi, aiuta, includono le seguenti:

  • Colite ulcerosa (infiammazione del colon)
  • Diabete
  • Ipertensione
  • Ulcere allo stomaco causate da h. batteri pylori
  • Indigestione
  • Prevenzione dei calcoli biliari
  • Aterosclerosi e malattie cardiache
  • Eliminazione del mercurio dal corpo

Curcuma e interazioni farmacologiche

A causa della potenziale interazione con determinati farmaci, si consiglia di rivolgersi al proprio medico per determinare se il consumo di curcuma o del suo derivato, la curcumina, sia l'opzione giusta. Quelle sottostanti sono alcune possibili interazioni farmacologiche.

  • I farmaci a base di curcuma e per la cura del diabete possono aumentare il rischio di ipoglicemia (bassi livelli di glucosio nel sangue).. Sebbene la curcuma possa potenzialmente ridurre la necessità di assumere farmaci per il diabete, non si deve interrompere la terapia senza aver prima consultato il prioprio.
  • La curcuma e gli anticoagulanti possono interagire. Quando la curcuma e principi attivi come il clopidogrel (Plavix) o il warfarin (Coumadin) vengono combinati, ciò potrebbe portare a un piccolo aumento del rischio di emorragia. Consultare il proprio medico prima di somministrarli insieme. 

Dosaggio consigliato

Molte persone consumano curcuma bevendola sotto forma di tè, usando quella in polvere per curare alcune malattie della pelle, anche ingoiandola sotto forma di capsule. Gli integratori a base di curcumina/curcuma vengono generalmente assunti in dosi di 500 mg al giorno o 500 mg fino a tre o quattro volte al giorno.

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