Per noi, la SAMe (SAMe, SAM-e, S-adenosil-l-metionina, ademetionina) è l'antidepressivo più naturale che ci sia, in quanto opera su almeno 100 percorsi biologici all'interno delle cellule del nostro corpo. La SAMe dona gruppi metilici (3 atomi di idrogeno legati a un atomo di carbonio) e altre molecole per la creazione di proteine, fosfolipidi per le membrane cellulari, antiossidanti, neurotrasmettitori per la regolazione dell'umore e altre importanti componenti cellulari. I gruppi metilici che la SAMe dona alle basi del DNA possono trasformare la trascrizione genica ldquo;on” o “off.” Una metilazione anomala è stata collegata alla depressione e alla demenza (Bottiglieri, 2017). Per questo e altri motivi, è importante mantenere livelli adeguati di SAMe. La SAMe è generata naturalmente dal corpo, ma molte persone hanno bisogno di assumerne in più dal cibo e dagli integratori, specialmente se affette da depressione, determinate condizioni fisiche o eccesso di stress. Poiché esiste in tutto il corpo, la SAMe può aiutare a curare molti organi e tessuti diversi, tra cui cervello, fegato e articolazioni.

L'Agency for Healthcare Research and Quality (AHRQ) della FDA americana, sulla base di studi clinici della SAMe, ha concluso che quest'ultima è efficace quanto gli antipressivi soggetti a prescrizione per il trattamento della depressione. L'Agenzia ha rilevato anche benefici per l'osteoartrite e le malattie epatiche (2002), ferma restando la necessità di ulteriori studi per confermare tali conclusioni. I benefici maggiori sono stati riscontrati nei casi di depressione maggiore, rispetto a forme più leggere.

La SAMe è risultata sicura ed efficace per il trattamento della depressione maggiore in oltre 40 studi clinici. Un recente studio sulla SAMe del Council on Research dell'American Psychiatric Association (Sharma et al., 2017) ha confermato che la SAMe ha ridottissimi effetti collaterali rispetto agli antidepressivi soggetti a prescrizione e nessuna interazione avversa con altri farmaci. Anzi, la SAMe può proteggere il fegato dagli effetti tossici di altri farmaci, dell'alcol e di infezioni come l'epatite. Inoltre, altri studi indicano che la SAMe può accelerare e migliorare la risposta al trattamento, se combinata con antidepressivi standard (compresi gli inibitori delle monoamino ossidasi) (Alpert et al., 2004; Berlanga, et al. 1992; Torta et. al., 1988).

Un recente studio controllato randomizzato multicentrico della depressione non è stato in grado di rilevare differenze significative tra SAMe, escitalopram e placebo (Mischoulon et al., 2014), forse per fattori come un tasso elevato di risposta al placebo, la partecipazione di persone con forme depressive più lievi (anziché gravi) o l'utilizzo di una forma meno potente di SAMe. Una seconda analisi dei dati di uno dei due studi ha concluso che i miglioramenti nella depressione con la SAMe erano equivalenti a quelli con l'escitalopram e in entrambi i casi significativamente superiori rispetto al placebo (Sarris et al., 2014). Le diverse conclusioni potrebbe anche essere dovute a differenze nel rapporto donne/uomini nei due siti di studio, differenze nella scelta dei pazienti o altri fattori.

Non ogni SAMe è uguale

Quando la SAMe venne introdotta per la prima volta negli Stati Uniti, i prodotti migliori usavano 1,4-butandisolfonato di SAMe. In seguito, tuttavia, molte case passarono a forme meno costose, toluenato o tosilato. Sui soggetti la cui depressione non migliora abbastanza con il toluenato o tosilato di SAMe andrebbe provato l'1,4-butandisolfonato di SAMe. Nella pratica clinica, l'1,4-butandisolfonato di SAMe è apparso più potente (con possibilità di dose più bassa) e più efficace, soprattutto nel miglioramento delle funzioni cognitive.

Risulta di particolare importanza utilizzare i prodotti a base di SAMe della miglior qualità. Poiché la SAMe interagisce rapidamente con l'ossigeno, le tavolette vanno vendute avvolte singolarmente nella pellicola e non alla rinfusa in bottiglia. Senza la protezione della pellicola, le tavolette perderanno potenza sugli scaffali. Per lo stesso motivo, le tavolette di SAMe devono essere prodotte prestando la massima attenzione a preservarne la potenza nel tempo.

Effetti collaterali della SAMe

Solitamente, la SAMe si assume almeno 30 minuti prima di colazione e pranzo, per assicurarne il buon assorbimento. All'eventuale nausea lieve si può generalmente ovviare facendo uno spuntino leggero prima di assumere la SAMe o assumendo pastiglie di zenzero. Possono aversi altresì dolori addominali, indigestione, disordini intestinali e mal di testa. La SAMe è un attivatore e può occasionalmente esacerbare condizioni di ansia, panico o agitazione, così come ogni antidepressivo. Allo stesso modo, la SAMe può causare ipomania o mania in pazienti con disturbo bipolare (maniaco-depressivo). In casi rari può far peggiorare aritmie preesistenti. A differenza di molti antidepressivi soggetti a prescrizione, la SAMe non ha effetti collaterali sul piano sessuale, della sedazione o dell'acquisto di peso; non interferisce con le funzioni cognitive. Nei soggetti anziani, la SAMe funziona bene e risulta più tollerabile degli antidepressivi soggetti a prescrizione.

Pregiudizi sulla SAMe

Cercando SAMe online, si troverà una mole di informazioni, alcune vere, altre no. Uno studio in cui una soluzione di SAMe è stata iniettata direttamente nel cervello di topi senza controllo comparativo ha fatto nascere una leggenda nera. Come era prevedibile, la soluzione così iniettata ha irritato il cervello, causando tremori. Da ciò si è tratta l'erronea conclusione che l'assunzione di SAMe per via orale potrebbe far peggiorare il morbo di Parkinson. Un'altra erronea conclusione è che la SAMe potrebbe interferire con gli effetti terapeutici della levodopa. In realtà, la SAMe è non solo sicura, ma indicata per chi soffre di morbo di Parkinson (vedasi infra). Allo stato, non c'è alcuna prova che la SAMe interferisca con la levodopa. Semmai è il contrario—l'uso cronico di levodopa può consumare le riserve di SAMe che vanno pertanto rimpinguate con integratori.

Un'altra diceria ricorrente è quella secondo cui la SAMe farebbe aumentare i livelli di omocisteina (un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari). In realtà, uno studio controllato randomizzato condotto alla Mayo Clinic ha dimostrato che la SAMe non cambia i livelli di omocisteina nel plasma (Thompson, et al. 2009).

Posologia della SAMe

I soggetti anziani o affetti da ansia medio-grave, problemi gastrointestinali o condizioni mediche gravi potrebbero dover iniziare da una dose bassa di SAMe, pari a 200 mg al dì. Soggetti relativamente sani possono cominciare con 400 mg al dì. In assenza di problemi, dopo 3-7 giorni si può aumentare la dose di 400 mg la settimana fino a un massimo di 800 mg prima di colazione e pranzo. La dose solitamente prescritta per la depressione lieve è di 400-600 mg al dì, per la depressione moderata di 600-1.200 mg al dì, per la depressione grave di 1.200-1.600 mg al dì, per la depressione gravissima e resistente al trattamento di 1.600-2.400 mg al dì.  Consultare il medico e una figura con esperienza specifica di SAMe prima di assumere dosi superiori ai 1.600 mg al dì.

Potenziare al massimo la SAMe con la vitamina B

La metilazione (donazione di gruppi metilici) della SAMe richiede l'azione combinata della vitamina B12 (metilcobalamina) e dei folati. La mancanza di queste vitamine, suscettibile di ridurre l'efficacia della SAMe, può essere corretta con 1.000 mcg al dì di vitamina B12, 800-1.000 mcg al dì di folati e 50-100 mg al dì di vitamina B6.  

Depressione, artrite e fibromialgia

I soggetti affetti da artrite e fibromialgia sono spesso affetti da depressione. In numerosi studi condotti su osteoartrite (1.200 mg al dì di SAMe) e fibromialgia (800-1.200 mg al dì), la SAMe ha alleviato dolore e infiammazione (Brown, Gerbarg& Muskin 2009). In Germania, uno studio controllato randomizzato (su oltre 20.000 pazienti) ha rilevato l'efficacia della SAMe come antinfiammatorio non steroideo per ridurre il dolore derivante dall'osteoartrite (Bradley et al. 1994)

Depressione e malattie epatiche

La SAMe migliora la funzionalità del fegato in pazienti affetti da cirrosi o epatite dovute ad alcol, droghe, tossine, infezioni o calcoli (anche in stato di gravidanza) (Lieber 1999, 2005; Mato et al. 1999). Gli antidepressivi soggetti a prescrizione, in particolare gli inibitori selettivi della serotonina’s, possono causare problemi al fegato. I farmaci a base di statine (usati per abbassare il colesterolo), combinati con antidepressivi soggetti a prescrizione, possono far aumentare il rischio di problemi al fegato. Problemi moderati o gravi di funzionalità del fegato possono essere ridotti utilizzando 1.200-1.600 mg al dì di SAMe insieme a polienilfosfatidilcolina e, se del caso, betaina (trimetilglicina), vitamina B e acido alfa lipoico (Lieber 2005; Efrati et al. 2003; Kharbanda et al. 2005). Benefici ulteriori sono stati rilevati nel trattamento della depressione in pazienti affetti da HIV/AIDS (Shippy et al. 2004).  

Depressione e morbo di Parkinson

Alcuni farmaci usati nel trattamento del morbo di Parkinson, come la carbidopa, consumano le riserve di SAMe nel cervello, facendo insorgere depressione resistente al trattamento (Carrieri, Indaco, & Gentile, 1990). Tale depressione può rispondere bene alla SAMe. Studi preliminari inoltre mostrano che i sintomi del morbo di Parkinson possono migliorare con dosi molto elevate di SAMe, pari a 1.600-4.000 mg al dì (Di Rocco et al., 2000).  

Depressione infantile

Anche se non ci sono studi controllati pubblicati sulla sicurezza ed efficacia della SAMe nei bambini, i resoconti di alcuni casi dimostrano che è stata usata con successo nel trattamento della depressione infantile e adolescenziale (Schaller, Thomas, & Bazzan, 2004).

Disturbo da deficit di attenzione

Chi desidera ridurre al minimo l'utilizzo di farmaci stimolanti nella gestione del disturbo da deficit di attenzione potrebbe valutare la SAMe. Uno studio su piccola scala ha rilevato miglioramenti significativi del disturbo da deficit di attenzione in pazienti maschi sottoposti a studio con la SAMe. Tali benefici possono essere ulteriormente accresciuti da certe erbe, soprattutto la Rhodiola Rosea (Brown, Gerbarg, & Muskin 2009).

Funzioni cognitive, declino cognitivo legato all'età, demenza

Piccoli studi suggeriscono che la SAMe potrebbe migliorare la funzionalità del cervello. Più di recente, studi controllati randomizzati hanno concluso che una formula contenente SAMe, vitamine e nutrienti aveva migliorato le capacità cognitive in pazienti affetti da morbo di Alzheimer allo stadio iniziale, moderato e più avanzato (Chan et al. 2008; Remington et al. 2009; Remington et al. 2015).

Conclusioni

Un sostanziale corpus scientifico supporta la sicurezza ed efficacia della SAMe nel trattamento di depressione, osteoartrite e patologie ematiche. Un numero inferiore di studi suggerisce che la SAMe potrebbe avere anche valore terapeutico nel trattamento di morbo di Parkinson, disturbo da deficit di attenzione, disturbi neurocognitivi, morbo di Alzheimer, HIV/AIDS e abuso di sostanze.

I consumatori devono essere informati su come rivenire la SAMe di migliore qualità ed essere vigilanti rispetto alle false notizie circolanti in abbondanza su Internet (Brown, Gerbarg & Muskin, 2009; Sharma et al. 2017).

Bigliografia:

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