ASecondo il Council for Responsible Nutrition Consumer Survey del 2015 incentrato sui supplementi dietetici, circa il 68% degli americani assume attualmente un qualche integratore alimentare. Investiamo molto tempo e denaro nella scelta degli integratori più adatti a noi stessi e alle nostre famiglie. L'ultima cosa che vogliamo è conservarli in modo inopportuno e farne scadere metà confezione.

Per questo motivo, è importante imparare a conservare e gestire correttamente gli integratori alimentari. Ecco alcuni suggerimenti per proteggere il nostro investimento e la nostra salute.

1. Leggere l'etichetta

Sebbene i produttori di integratori non siano tenuti a etichettare le modalità di stoccaggio in pieno svolgimento né le date di scadenza, la maggior parte di questi lo fa. Prima di aprire il contenitore o anche solo di acquistarlo, assicurarsi di leggere e seguire le istruzioni riportate sull'etichetta.

Si noterà che molti probiotici liquidi richiederanno la refrigerazione (anche se non tutti) al fine di mantenere fresche le colture. Se si acquista il proprio su Internet, assicurarsi che il pacco venga spedito durante la notte e conservato al fresco (ad esempio, nel ghiaccio).

Inoltre, è importante osservare la data riportata sui contenitori entro cui si consiglia di consumare il prodotto. Gli integratori scaduti devono essere smaltiti a dovere.

2. Prestare attenzione alla temperatura

La luce solare, il calore e l'umidità possono ridurre la durata di farmaci e integratori. La maggior parte dei consigli sugli integratori non liquidi è di conservarli in ambienti freschi, bui e/o asciutti. Gli integratori conservati altrove tendono alla "deliquescenza", un processo in cui l'umidità e la condensazione provocano la dissoluzione di vitamine idrosolubili come la vitamina B e la vitamina C. È interessante notare come le due stanze della casa che sono più comunemente utilizzate per conservare gli integratori potrebbero non rappresentare in realtà gli ambienti ideali a tale scopo.

Prima di tutto, gli armadietti della cucina sono luoghi in cui molti di noi potrebbero riporre farmaci e integratori; tuttavia, la temperatura in ambienti simili è solitamente più alta rispetto ad altri punti della casa: cucinare aumenta la temperatura. Inoltre, la conservazione in qualsiasi punto vicino al lavello della cucina è sconsigliata, poiché qui l'umidità la fa da padrona.

Anche se la logica impone di pensare che il frigorifero sia un luogo di conservazione adeguato, anche piccole quantità di condensa possono entrare nei contenitori e creare umidità. Ciò può deteriorare gli integratori più rapidamente, quindi in un momento antecedente rispetto alla data di scadenza riportata sulle relative confezioni.

Il secondo ambiente più utilizzato per riporre gli integratori è il bagno. Anche il lavandino del bagno è un luogo in cui imperversa l'umidità. Non solo: il calore e il vapore che fuoriescono dalla nostra doccia e/o dalla nostra vasca contribuiscono in modo determinante a rendere il bagno un luogo non adeguato a tale finalità.

Infine, è essenziale ricordarsi di non lasciare i propri integratori nella borsa o in macchina.

3. Tenere il coperchio ben sigillato

Potremmo avere fretta di andare al lavoro o portare i bambini a scuola la mattina, ma ciò non deve distrarci dal nostro obiettivo di serrare il coperchio dei contenitori in modo opportuno. Persino il coperchio più piccolo può creare una sacca d'aria irreversibile se non chiuso adeguatamente. Assicurarsi di chiudere il coperchio.

4. Tenere lontano dei bambini

Gli incidenti sono la prima causa di morte per i bambini. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), oltre 300 bambini negli Stati Uniti vengono ricoverati in pronto soccorso e due bambini muoiono ogni giorno a causa di avvelenamento accidentale. La conservazione impropria di farmaci e integratori è una delle cause dell'avvelenamento non intenzionale.

Sebbene coinvolga più spesso bambini di età pari o inferiore a sei anni, l'ingestione di simili sostanze può colpire qualsiasi individuo di qualsiasi età. Conservare i farmaci e gli integratori fuori dalla portata dei bambini, riponendoli preferibilmente nel punto più alto della casa.

Inoltre, se si hanno bambini in casa (anche se ospiti), si consiglia fortemente di apporre le informazioni di contatto di un centro antiveleni in un punto ben visibile della confezione e di aggiungerle alla rubrica del proprio cellulare per un rapido accesso in caso di emergenza.

5. Smaltire gli integratori inutilizzati in modo sicuro

È indispensabile identificare integratori e farmaci scaduti e non utilizzati riposti nel rispettivo armadietto almeno una volta ogni sei mesi. Come smaltirli al meglio?

È opportuno gettarli nel water? Si ritiene che, una volta tirato lo sciacquone, piccole quantità finiscano nei nostri fiumi, torrenti, laghi e, quindi, nell'acqua potabile. Sebbene finora gli studi non abbiano rivelato alcun danno, si consiglia di smaltire i farmaci in altro modo, a meno che sul flacone non sia espressamente indicata la possibilità di gettarli nel water.

È possibile gettarli nel cestino? Animali domestici, bambini e adulti possono tutti entrare in contatto con i rifiuti domestici. Pertanto, secondo la Food and Drug Administration, è consigliabile:

  1. mescolarli con rifiuti sgradevoli, come fondi di caffè usati, terra o lettiera per gatti;
  2. riporre il tutto in un contenitore sigillabile, come una busta richiudibile o una lattina vuota, al fine di evitare eventuali fuoriuscite;
  3. gettare il contenitore nel cestino;
  4. riciclare il contenitore nella plastica.

Un altro modo per smaltire gli integratori è contattare il servizio locale di gestione dei rifiuti. La maggior parte di queste strutture provvede a raccogliere e smaltire l'integratore per conto dell'utente.

In sintesi, è importante tenere a mente che la soluzione migliore per un corretto apporto di nutrienti è dato da una dieta equilibrata. Ttutavia, se non si è in grado di procedere in tal senso e si preferisce ricorrere agli integratori, i cinque suggerimenti di cui sopra contribuiranno a garantire la giusta conservazione dei propri integratori alimentari.

Fonti:

  1. https://www.cdc.gov/safechild/poisoning/index.html
  2. https://www.fda.gov/ForConsumers/ConsumerUpdates/ucm272905.htm
  3. https://ods.od.nih.gov/HealthInformation/DS_WhatYouNeedToKnow.aspx 
  4. https://ods.od.nih.gov 
  5. https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/ie50452a015
  6. https://www.sciencedaily.com/releases/2010/03/100302162257.htm
  7. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19049574
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  9. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19465192
  10. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18489105
  11. http://www.crnusa.org/CRN-consumersurvey-archives/2015
  12. https://www.fda.gov/ForConsumers/ConsumerUpdates/ucm272905.htm