LaRhodiola rosea (radice artica, radice di rosa, radice d'oro e corona della regina) è l'erba più potente e versatile di una classe elitaria di erbe medicinali chiamate adattogene , nome che deriva dal loro effetto sulla nostra capacità di resistere a un'ampia gamma di fattori di stress: fisici, psicologici, tossici, chimici, infettivi, neoplastici (cancerosi), di invecchiamento e altri.

R. rosea cresce spontaneamente ad altitudini comprese tra i 2.400 e i 3.000 metri sulle montagne della Siberia, nella Repubblica della Georgia, e in Scandinavia. Per secoli le persone che vivevano a quelle altitudini ne hanno raccolto le radici e le hanno utilizzate per sopravvivere alle dure condizioni. I luoghi di queste piante sono stati tenuti segreti. Le radici venivano barattate con cibo e altri beni. Gli imperatori cinesi inviarono spedizioni per riportare indietro le preziose radici conosciute come Radice d'oro o Corona della regina. Gli estratti sono stati usati per trattare le infezioni e per migliorare energia, funzione cerebrale, forza fisica, fertilità e funzione sessuale. Gli estratti erano usati per trattare le infezioni e per migliorare l'energia, la funzione cerebrale, la forza fisica, la fertilità e la funzione sessuale.

Oggi, a causa della crescente domanda di erbe adattogene, la R. rosea selvatica è una specie protetta ed è ampiamente coltivata in Scandinavia e nell'Europa orientale. Sebbene non sia potente come la R. rosea selvatica, se coltivata con cura e correttamente estratta, la pianta coltivata può essere utilizzate per produrre integratori efficaci. È possibile identificare i prodotti di migliore qualità seguendo gli scritti di esperti di fitomedicina o provando delle marche, che studi di ricerca pubblicati hanno trovato efficaci.

I composti marcatori sono stati utilizzati per garantire che i prodotti contengano R. rosea vera senza adulteranti. Rosavins, salidroside (rhodioloside) e tirosolo sono stati usati come composti marcatori attivi negli estratti standardizzati. Sfortunatamente, il sistema di standardizzazione non è infallibile. Ora, per le aziende, è possibile sintetizzare composti marcatori e aggiungerli a lotti di estratti di erbe per soddisfare i requisiti di standardizzazione. 

Molti composti bioattivi

Le persone spesso si chiedono come una singola erba possa avere così tanti effetti terapeutici diversi. La risposta è semplice. Le radici di R. rosea contengono dozzine di composti bioattivi che agiscono in modo individuale e sinergico (che lavorano insieme), produccendo effetti, ad esempio, antiossidanti, anti-fatica o antidepressivi. Studi genomici mostrano che una singola dose di estratto di Rhodiola rosea potrebbe influenzare l'attività di oltre 800 geni diversi. Ecco un elenco di modi per sfruttare i potenziali benefici di questo adattogeno.

Aumento e mantenimentio dell'energia: riduce la fatica

L'aumento di energia è uno dei primi effetti che le persone notano quando iniziano ad assumere R. rosea. A differenza dei farmaci stimolanti sintetici, R. rosea produce un graduale aumento di energia che si mantiene per circa 8 ore e diminuisce gradualmente. Di conseguenza, non provoca dipendenza o sintomi da astinenza.

In generale, R. rosea aumenta la capacità delle cellule di produrre molecole altamente energetiche. Il risultato è che molti tipi di cellule (cellule muscolari, neuroni e altre) hanno le riserve di energia necessarie per continuare a funzionare bene per periodi di tempo più lunghi. Inoltre, hanno più energia per mantenere i loro meccanismi di riparazione cellulare. Oltre a ciò, R. rosea protegge le cellule dal danno ossidativo, dalle tossine, dal freddo o dal caldo in eccesso, dalle infezioni, dai bassi livelli di ossigeno e da altre forme di stress.

R. rosea può aiutare a ridurre l'affaticamento dovuto a molte cause diverse, tra cui stress, superlavoro, malattie, privazione del sonno e invecchiamento.

Diventiamo più intelligenti, in modo naturale

Molti studi hanno dimostrato che Rhodiola rosea può migliorare la funzione cognitiva, la memoria e le prestazioni mentali, in particolare in condizioni di stress. Ad esempio, negli studi randomizzati controllati (RCT) le persone a cui è stata somministrata R. rosea hanno commesso meno errori rispetto a quelle a cui è stato somministrato il placebo. Inoltre, più a lungo sono stati testati, in un intervallo di molte ore, maggiore è diventata la differenza di prestazioni, il che significa che l'erba ha consentito alle persone di mantenere un livello di prestazioni più elevato, senza esaurirsi mentalmente, fino a 8 ore.

Invecchiamento nelle donne: cambiamenti della menopausa.

Nella pratica clinica troviamo che R. rosea è particolarmente indicata per le donne che sperimentano la "nebbia del cervello" durante e dopo la menopausa. Questa fase della vita porta molteplici fattori di stress, poiché le donne devono far fronte ad esigenze di lavoro, responsabilità familiari, genitori che invecchiano e numerosi problemi di salute che colpiscono loro e i loro cari. Questi stress tendono ad aumentare nel momento della vita in cui il livello di energia di una donna tende a diminuire naturalmente. Quando le esigenze della vita superano le nostre riserve di energia, le condizioni sono mature per farci diventare stanchi, irritabili e leggermente depressi. A peggiorare le cose, con l'avanzare dell'età diventa più difficile essere multitasking e mantenere traccia dei dettagli. Ci aspettiamo di gestire tutto senza commettere errori. Di conseguenza, quando scopriamo che non possiamo più fare tutto secondo i nostri standard, possono insorgere delusione, insicurezza e bassa autostima. E tutto questo ha un impatto anche sulle nostre relazioni. 

La menopausa può anche essere un momento in cui facciamo il punto della nostra situazione e della nostra salute. Può fornirci lo slancio per apportare i cambiamenti nello stile di vita che ci aiuteranno a vivere una vita più lunga, più sana e più felice. Naturalmente, la Rhodiola non è una panacea, ma può aiutare sostanzialmente, migliorando l'energia, la concentrazione mentale e l'umore. Uno studio interessante su donne depresse ha scoperto che la Rhodiola rosea non solo ha migliorato l'umore, ma ha anche migliorato l'autostima.

Invecchiamento negli uomini: cambiamenti della menopausa maschile (Andropausa).

La menopausa maschile può iniziare già all'età di 35 anni con un esordio medio a 44 anni. Può manifestarsi in cambiamenti ormonali, fisici, psicologici, interpersonali, sessuali, sociali e spirituali. Il peggiormaneto dell'umore nonché il calo dei livelli di testosterone, libido, fertilità, energia, autostima, forza fisica e funzionamento cognitivo contribuiscono a questi effetti. Questi cambiamenti possono verificarsi anche nel momento in cui gli uomini stanno avanzando nella loro carriera, assumendosi più responsabilità e necessitando di più tempo ed energia. Questo può anche essere il momento in cui gli uomini vivono le loro prime esperienze con diagnosi come colesterolo alto, pressione alta, dolore al torace o ingrossamento della prostata. Tutto ciò è molto da affrontare. R. rosea può migliorare la resilienza, la fiducia, la produttività lavorativa e le prestazioni atletiche. Gli studi sulla formula ADAPT, contenente R. rosea, Schizandra Chinensis ed Eleutherococcus senticosus, hanno mostrato miglioramenti significativi nella resistenza fisica e nelle prestazioni.

Miglioramento dell'umore

R. rosea può essere usata per trattare la depressione da lieve a moderata, in particolare il tipo di depressione in cui la persona tende a essere stanca e pigra. Può essere, inoltre, utilizzata come coadiuvante per migliorare la risposta agli antidepressivi prescritti. Solo il 30% circa delle persone a cui sono stati prescritti antidepressivi raggiunge la piena remissione. La maggior parte, che ha solo un miglioramento parziale, può continuare a soffrire di sintomi residui. In molti casi, l'aggiunta di Rhodiola rosea può essere utile.

Disturbo da Deficit di Attenzione

Poiché la Rhodiola migliora la concentrazione mentale, può essere utile per alcune persone con Disturbo da Deficit di Attenzione con o senza Iperattività (ADHD). Per le persone che hanno un lieve ADHD o che non possono tollerare farmaci stimolanti, la Rhodiola è un'opzione. Inoltre, per coloro che usano farmaci stimolanti, ma non possono assumerne dosi sufficientemente elevate per controllare completamente i sintomi, l'aggiunta di Rhodiola può essere utile.

Mal di montagna

La Rhodiola rosea è stata utilizzata per secoli dalle persone che vivono in alta quota per mantenere la propria forza e resistenza. Gli studi dimostrano che migliora la capacità degli animali di tollerare condizioni di basso ossigeno. Nel nostro lavoro clinico, scopriamo che le persone che viaggiano in alta quota possono prevenire i sintomi del mal di montagna assumendo Rhodiola prima e durante il viaggio.

Jet Lag

Viaggiando attraverso i fusi orari molte persone sperimentano il jet lag. L'assunzione di Rhodiola rosea la mattina dell'arrivo e per i giorni successivi può ridurre il tempo necessario per adattarsi a un fuso orario diverso.

Fertilità

Nella medicina popolare tradizionale, la Rhodiola rosea è stata utilizzata per aumentare la fertilità in uomini e donne. Sebbene questo non sia stato formalmente studiato nell'uomo, studi sugli animali suggeriscono potenziali benefici Ad esempio, uno studio su animali ha mostrato che l'aggiunta di R. rosea allo sperma che era stato congelato per l'inseminazione animale ne ha migliorato la motilità e la vitalità. 

Una piccola ricerca di un ginecologo russo ha rilevato che, in un gruppo di donne con amenorrea (senza cicli mestruali), l'assunzione della Rhodiola rosea ha ripristinato le mestruazioni normali in circa il 50% di loro e, tra queste, circa la metà (50%) sono riuscite a rimanere incinte.

In tutto il mondo stiamo assistendo a un calo della fertilità, che potrebbe essere causato da inquinanti chimici nell'ambiente e dall'alimentazione. Inoltre, in molti paesi, le persone ritardano la nascita di figli fino alla fine dei 30 anni. La fertilità diminuisce con l'età sia negli uomini che nelle donne.

Nella pratica clinica, a volte combiniamo R. rosea con altre erbe che migliorano la fertilità, ad esempio, Maca (Lepidium meyenii). Per gli individui e le coppie che ritardano la gravidanza oltre i 35 anni, l'assunzione di una dose giornaliera di Rhodiola potrebbe prolungare o migliorare la fertilità.  Sono necessarie ulteriori ricerche sull'uso di R. rosea in combinazione con altre erbe adattogene per migliorare la fertilità negli esseri umani.

Contrastare gli effetti collaterali dei farmaci

Molti farmaci di uso comune hanno effetti collaterali indesiderati, ad esempio affaticamento e interferenza con le funzioni cognitive. Rhodiola rosea può annullare questi effetti collaterali e quindi aiutare i pazienti a tollerare meglio i loro trattamenti.

Come ottimizzare i benefici e ridurre al minimo gli effetti collaterali della Rhodiola rosea

Ottenere il massimo dalla Rhodiola rosea

Poiché R. rosea viene assorbita al meglio a stomaco vuoto, dovrebbe essere assunta almeno 20-30 minuti prima di colazione e/o pranzo. E poiché R. rosea ha effetti attivanti, può disturbare il sonno se assunta nel tardo pomeriggio o alla sera. 

Le descrizioni online di R. rosea a volte affermano che perde effetto dopo 6 o 8 settimane. Tuttavia, in base alla nostra esperienza, abbiamo verificato che, nella maggior parte delle persone, se assunta in modo continuativo per molti anni o secondo necessità prima e durante periodi di stress, può essere efficace. 

Effetti collaterali della Rhodiola rosea e precauzioni

In generale, R. rosea è considerata sicura e con relativamente pochi effetti collaterali. Tuttavia, alcune persone potrebbero essere sensibili agli effetti stimolanti, e potrebbero reagire con ansia, irritabilità o insonnia. Alcune persone sperimentano sogni vividi durante le prime due settimane, che però non sono spiacevoli. 

Le persone sensibili agli stimolanti e quelle fragili o anziane dovrebbero iniziare con dosi più basse e aumentare la dose più gradualmente. La Rhodiola può avere effetti additivi se assunta con caffeina o farmaci stimolanti. Consigliamo ai nostri pazienti di ridurre o interrompere la caffeina durante l'assunzione di R. rosea.

Le persone con disturbo bipolare dovrebbero assumere Rhodiola solo sotto la supervisione del proprio medico, perché l'effetto stimolante può esacerbare l'agitazione e l'irritabilità. 

A dosi più elevate (sopra i 450 mg al giorno), la Rhodiola può avere un lieve effetto sulle piastrine, gli elementi del sangue responsabili della coagulazione. Se ciò accade, si noterà un aumento dei lividi. Non sono stati segnalati casi di sanguinamento eccessivo con l'uso di Rhodiola rosea. Tuttavia, se un individuo sta assumendo medicinali che riducono anche la coagulazione, come l'aspirina o il Motrin, potrebbero esserci ancora più lividi o tendenza al sanguinamento. Gli individui che assumono anticoagulanti, ad esempio Coumadin, dovrebbero discuterne con il proprio medico, in quanto potrebbe voler controllare i tempi di coagulazione per assicurarsi che non vengano modificati. Si raccomanda di sospendere Rhodiola rosea 10 giorni prima di un intervento chirurgico importante.

Sebbene la Rhodiola rosea faccia generalmente bene al cuore, nelle persone con battito cardiaco irregolare o tachicardia (battito cardiaco accelerato) gli effetti stimolanti dell'erba potrebbero esacerbare queste condizioni. 

Studi sugli animali mostrano che la Rhodiola rosea non è teratogena, il che significa che non causa difetti congeniti. La sicurezza durante la gravidanza o l'allattamento al seno non è stata studiata nell'uomo.

Interazioni erba-farmaco

Un'idea sbagliata, ossia che la Rhodiola rosea possa interagire con molti farmaci perché colpisce gli enzimi CYP (coinvolti nel metabolismo di molti farmaci), deriva da uno studio in cui gli estratti di R. rosea sono stati testati in vitro (aggiunti ad altre sostanze in una provetta). Gli effetti degli estratti di erbe in vitro possono essere molto diversi dai loro effetti se consumati da persone e altri animali (in vivo). Quando gli integratori vengono ingeriti, vengono scomposti dagli enzimi digestivi e sottoposti a processi metabolici che li convertono in diversi composti chiamati metaboliti secondari, che possono non avere interazioni significative con alcun farmaco o possono avere l'effetto opposto di quanto riscontrato durante i test in vitro. 

L'unico modo per dimostrare un'interazione erba-farmaco è testare insieme l'erba e il farmaco nelle persone. Ad oggi, Rhodiola rosea non ha dimostrato di causare interazioni clinicamente significative con la maggior parte dei farmaci. Tuttavia, ha un modesto effetto inibitorio sul CYP2C9 nell'uomo. Questo potrebbe essere clinicamente rilevante durante il trattamento con substrati del CYP2C9 (medicinali che sono anche metabolizzati dallo stesso enzima) con una finestra terapeutica ristretta, come la fenitoina e il warfarin. Anche in questo caso, qualsiasi cambiamento negli effetti della fenitoina o del warfarin può essere monitorato da un medico che può modificare le dosi.

Quale dose di Rhodiola rosea è più efficace?

La dose ottimale di Rhodiola rosea dipende dai bisogni e dalle sensibilità dell'individuo. Dipende anche dal dosaggio del principio attivo della marca acquistata.

Alcune persone rispondono a dosi fino a 50 mg/die, mentre altre possono richiedere fino a 400 mg due volte al giorno. La dose media per adulti è compresa tra 300 e 600 mg/die. Studi dimostrano che non vi è alcun vantaggio nell'assumere più di un totale di 900 mg/die.

Un approccio ragionevole consiste nell'iniziare con una dose moderatamente bassa, come 150 mg al giorno, e aumentarla di 150 mg ogni 3-7 giorni fino a quando non fa effetto. Se si verificano effetti collaterali, potrebbe non essere possibile aumentare la dose o potrebbe essere necessario aumentarla più gradualmente per un periodo più lungo. 

Per la depressione resistente ai trattamento, l'ADHD o il deterioramento cognitivo, possono essere necessarie dosi fino a 900 mg al giorno, sempre che non causino effetti collaterali. A dosi più elevate, ad esempio da 450 a 900 mg/die, i pazienti devono essere monitorati per la facile formazione di lividi e consigliati di evitare anticoagulanti come i prodotti contenenti aspirina. 

Per indicazioni più specifiche sul dosaggio per diverse condizioni, vedere Brown e Gerbarg 2009 e 2017.

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